Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/42


5

LIBRO PRIMO PROEMIO DELL’AUTORE Gap. I. "Dovete adunque sapere, che nel tempo di Balduino 1 Imperatore di Constantinopoli dove allora soleva stare un Potestà di Venezia, 2 per nome di Messer lo Dose) correndo gl’anni di N. S. 12 5o, M. Niccolò Polo padre di M. Marco, e M. Maffio Polo fratello del detto M. Niccolò nobili, onorati e savi di Venezia, trovandosi in Constantinopoli, con molte loro grandi mercanzie, ebbero insieme molti ragionamenti. E finalmente deliberarono di andare nel Mar Maggiore, 3 per vedere se potevano accrescere il loro capitale, e comprate molte bellissime gioie, e di gran prezzo, partendosi di Constantinopoli, navigarono per il detto Mar Maggiore, ad un porto detto Soldadia, ^ dal quale poi presero il cammino per terra, alla corte d un gran signor de’Tartari Occidentali, detto Barella, 5 che dimorava nelle città di Bolgara, o 1. Il Balduino di cui qui fassi menzione è Balduino secondo, figlio di Pietro de Curtenay Imperatore Latino di Costantinopoli, che incomincio a regnare l’anno 1228. Michele Paleologo prese Costantinopoli l’anno 1261. e Balduino si refugió a Xegroponte: d’ivi passo in Italia ove mori nel 1275. 11 Ramusio con un estesa esposizione ha comentato questo passo del Polo. (Nav. T. II. pag. 9.) 2. Nel Codice Soranzo vien nominato il Veneto Potesti che risiedeva allora in Costantinopoli, che era uno della Casa da Ponte. (Zurl. Dissert. T. I. pag. 44-) 5. Mar Maggiore cosi appellarono gl’italiani il Mar Aero nei secoli di mezzo e ciò comparativamente agli altri mari che unisconlo al IVlediterraneo. 4. Soldadia. Avverti il Ramusio essere Sogdat nella penisola di Crimea. (Pref. al IMilion. p.) Albufeda l’appella Sudali (Geograph. pag. 264’) e cosi la descrive: > est in pede montis in solo saxoso: urbs cinta muro, Moslemis infesta, ad litus a Maria Krimensis; emporium mercatorum. Fere aequat Caffa ». Conferma la va«titrf dei suoi traffici Rubriquis che visitolla, e dice che era frequentatissima da mercatanti che di Turchia andavano verso settentrione, e dai Russi che passavano in Tuichia. I principali traffici erano in pelli, in telerie, in cotonine, drappi di seta e spezicrie. (Collcct. de Bcrg. T. I. pag. 1.). La Crimea appellavasi allora Gazacia. (T. I. pag. 223. not. 6.) 5. llarca detto Barcah anche da Abulfaragio (Hist. Dinast. pag. 5o5.) secondo Albufeda era figlio di Sa/er-Cari figlio di Duschi, figlio di Gengis-Can. Alcuni v r’ttori dicono questa liarcka o Herchè figlio di Hata, ma si ravvisa da Abu 7 Ga-’ che liatu e Sa/cr eran due nomi di un medesimo personaggio in effetto ei lo appell.i Jiaiu-Sagtcr- Cari. (Albulf. Annal. Muslern. T. V. not. 9.) Duschi figlio diletto «k ! 1 ’ rribil» Gengiscan soggiogò il Kiptclutk, che cosi appellarono gli Arabi le con