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L X X. V 1 STORIA vele alle vetture , per farle spinger dal vento, uso tuttavia ristretto in yoca parte del Pe-tche-li. Più fondato parve il rimprovero, di non aver fatta parola del maraviglioso muro, che accerchia oggidì le provincie settentrionali della Ciua (i) . Veniva asserito che Abulfeda , scrittore di pochi anni posteriore al Polo , ne avesse fatta menzione , e maggiormente cresceva la meraviglia relativa al suo silenzio . E siccome a giudizio dei viaggiatori, è una delle più insigui opere manufatte (2), anche i più zelanti difensori del Polo immaginarono varie congetture per giustificarne il silenzio. Il Kirchero suppone, che'peregrinando nella Tartaria, giungesse all'Oceano Orientale, e che imbarcatosi pel Golfo di Corea entrasse nella Cina(rt) ; e ciò è contrario all’ asserzione del Polo, il P. Martini congetturò eh’esso penetrasse nella Gina nel 1275 per le provincie meridionali, in compagnia dei Tartari , che debellarono il Yun-nan, l’India, e il regno di Mien (b). Ciò non sussiste, perchè narra Marco, che per recarsi a Clemenfu, residenza estiva del Gran Can, ove era diretto nella sua andata alla Cina, fu mandato ad incontrare dallTmperadore 40. giornate lungi dalla sua residenza, e precisamente a Campion, che è Can-tcheu, ove fece alquanta dimora (c) (3). (a) Chin. Illust. Amster 1667. p. 90. (6) Mart. Atl. Sin. (c) t. 11. n. 21. 22. (1) Lo assalirono per tale reticenza, in ¡special modo i redattori della Storia Generale dèi viaggi , che giunsero per fino a porre in dubbio se ei fosse stato al Catajo , e in Tartaria , e siccoms 1’ autorità di quell’ opera può essere di gran peso, abbiamo perciò creduto dilungarci intorno a ciò a giustificazione del Polo(H st. Gener. des Voyag. t. vii. p. 3i2. ) (2) Il Padre Martini, descrive il muro ( Atl. Sin. p. 19.). Secondo esso accerchia quattro provincie , ed ha di lunghezza 3oo. miglia Germaniche, ossia 1200. d’Italia : ha trenta cubiti d’altezza ; e varia dai dodici ai quindici di grossezza . Il cubito che i Cinesi chiamano Che, corrisponde esattamente al mezzi) braccio fiorentino , come apparisce da detta opera , ove n’é segnata la lunghezza ( p 2i. ) Secondo alcuni fu incominciato 3o3. anni innanzi G. C. Il Barrow ( Voy. en Chin. Par. 1815. t. 11. p 88. ) computa che furono posti in opera tanti materiali , quanti ne occorrerebbero per costruire un muro di sei piedi d’ altezza, e due di grossezza che facesse due volte il giro del Globo . (3) Infelice è la congettura dello Staunton , che il Polo per recarsi a Pckino da Cashgar si dirigesse a scirocco , passasse il Gange, si recasse nel Bengala, e di poi pel Tibet , e per la provincia di Chen-si passasse a Pekino , nella quàle ipotesi non sarebbesi imbattuto nel Muro ( Ambass. de Mucartn. t. in. p. a5o ) . Ma esso fu indotto a tale falsa opinione dalla moderna carta del Salone dello Scudo , ove è segnata erroneamente questa via . ( Zurl. Dissert. t. 1. p. 82. )