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te medesima. Lord Rutwen gli rispose, che le sue intenzioni non erano diverse da quelle di qualunque altro uomo, che si trovasse in simili circostanze, ed allorquando Aubrey domandò se disegnasse farla sua sposa non fece che sorridere: Aubrey si ritirò, e immantinente gli addrizzò un viglietto, con cui lo avvertiva che sino da quell’istante ei rinunziava al progetto di seguirlo lungo il viaggio, che gli rimaneva per compiere il giro intrapreso: ordinò al servo di cercare altro alloggio, e recatosi al palagio della perigliante fanciulla, narrò alla madre di lei tutto ciò che avea potuto scuoprire sul carattere di Lord Rutwen, ed in conseguenza di queste rivelazioni l’insidioso colloquio fu impedito. Nel giorno seguente Lord Rutwen inviò ad Aubrey il proprio servo per avvertirlo, che assentiva di buon grado alla richiesta separazione, senza però lasciarsi sfuggire verun sospetto di conoscere ch’egli avesse fatto andare vuoti i suoi perversi disegni.

Laciata Roma, Aubrey rivolse i suoi passi verso la Grecia, ed attraversata la penisola giunse in Atene: ivi elesse dimora nella famiglia d’un Greco e diessi interamente a ricercare l’ecclissate rimembran-