Pagina:Polidori - Il Vampiro, Mattiuzzi, 1831.djvu/15


11

rito di lui non se ne occupava menomamente; perciò anche la sua sfrenata impudenza rimase delusa ed ella si ritirò dalla prova. Comunque tutte le arti usate dalle più sfacciate Messaline non riescissero a cattivarsi la sua attenzione, non era però ch’ei fosse indifferente alle attratte del bel sesso, ma tale era la riserva con cui s’addrizzava alle donne virtuose ed alle fanciulle innocenti, che pochi s’avvidero ch’ei volgesse a queste il discorso. Nondimeno avea fama d’essere un parlatore seducente, e sia che i suoi modi giungessero a dissipare il terrore che ispirava il suo carattere bizzarro, sia che, fosse ammirato per l’odio che ostentava contro il vizio, ei di sovente associavasi tanto colle donne, le di cui domestiche virtù le rendono l’onore del loro sesso, quanto con quelle che ignominiosamente lo deturpano col loro libertinaggio. In quell’inverno medesimo arrivò a Londra un giovane gentiluomo chiamato Aubrey. Ei possedeva in compagnia di una sorella grandi ricchezze ereditate da’ suoi genitori, i quali perirono mentr’esso era ancora fanciullo. I suoi tutori occupandosi più della sua fortuna che della di lui educazione lo lasciarono in balìa di sè