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facezie 135

CCXI

Del garzone di un calzolaio che si serviva

della moglie del padrone.


Il garzone di un calzolaio di Arezzo veniva spesso alla casa del padrone dicendo che ivi gli era più eomodo di cucire le scarpe. Questa sua frequenza fe’ nascere il sospetto al marito, che tornato un giorno inaspettato a casa, trovò il garzone con la moglie nel fatto, e rivoltosi a lui: “Per questa fattura, gli disse, non ti pagherò certamente, ma ti mando al diavolo.”


CCXII

Racconto grazioso di una giovine che tirava peti.


Una giovine maritata andava a visitare i parenti, e attraversava col marito un bosco. In questo vide alcune pecore che avean di sopra i maschi, e chiese perchè questi piuttosto l’una che l’altra scegliessero, e l’uomo le rispose per gioco: “La pecora che manda un peto, quella è subito coperta dal maschio.” E la donna chiese se questo fosse anche il costume degli uomini. E avendo l’uomo detto che questo era, ella tosto diede in un gran rumore; e l’uomo, preso al suo giuoco, fe’ l’affar suo con la moglie. Dopo avere per un poco continuato il cammino, la donna di nuovo diè un colpo. E il marito ripetè la cosa. Ed erano insieme venuti al limite della foresta, che la donna che se la godeva tonò per la terza volta. Ma l’uomo, che era stanco del viaggio e del giuoco, disse: “Neanche se cacassi le viscere io ti rinnoverei quell’ufficio.”