Pagina:Poesie varie (Pascoli).djvu/39


1872-1880 17
IN MORTE DI ALESSANDRO MORRI4



Chi sa dov’or si trovi il pellegrino
che s’è partito e non ritorna più?
Sta scritto nel volume del destino
4una parola solitaria: ei fu.
               Ei la morta fiumana dell’oblìo
               cinta intorno di salici ha guadata;
               ma l’altra riva è là tutta ingombrata
               8di fitta nebbia che si chiama: Dio!

E l’uomo intanto, cavalier fatato,
in groppa del suo giovane pensier,
nel castel di fantasime incantato
12cerca indarno il perduto passegger!
               E galoppa, da secoli galoppa
               l’umana fantasia verso quel nulla!...
               La morte che ghignò sulla sua culla
               16or sorridendo se gli asside in groppa.

Stridon, fratelli miei, le foglie a terra;
il sole è avvolto da funereo vel!