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sofismo.


Che fate, o sciagurati, in sì ria valle,
     Stima alterna sognando, e alterno amore?
     Volgete ad ogni mira alta le spalle,
     60Scambiatevi dispregio, odio, livore:
     Segua ognun della vita il mesto calle
     Fin che sotto a’ suoi piè cresce alcun fiore,
     Poi, dacchè a tutti ei far non puossi boia,
     64Si squarci il seno, e disperato muoia!

verità


Che fate in questa valle, o sciagurati,
     Necessario sognando alterno sdegno?
     I mali suoi dall’uom sono addoppiati,
     68Se di superba intolleranza è pregno:
     A dolor, sì, ma pure a gioia nati,
     Da mutua avrete carità sostegno;
     Forza non siede in vile ira feroce,
     72Ma in portar con serena alma la croce.
E forza siede in perdonar sovente
     Alle stolide colpe de’ fratelli;
     In confessar che d’uom cieca la mente
     76Sempre inciampa, se in Dio non si puntelli;
     In riedere ogni dì gagliardamente
     Rischi ed affanni a sostener novelli;
     In memorar, d’ogni fralezza ad onta,
     80Che nel mortal v’è del Signor l’impronta.