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LE FANTASIE



I


     Per entro i fitti popoli,
     Lungo i deserti calli,
     Sol monte aspro di gieli,
     Nelle inverdite valli,
     Infra le nebbie assidue;
     Sotto gli azzurri cieli;
     Dove che venga, l’Esule
     8Sempre ha la patria in cor.

     Accolto in mezzo i liberi
     Al conversar fidente;
     Ramingo tra gli schiavi,
     Chiuso il pensier prudente;
     Infra gl’industri unanimi;
     Appo i discordi ignavi;
     O fastidito, ed invido,
     16Sempre ha la patria in cor.

     Sempre nel cor l’Italia,
     S’ell’anche obblía chi l’ama;
     E carità con cento
     Memorie lo richiama
     Là sempre a quei che gemono,
     Che aggira lo spavento;
     E a quei che trarli ambivano
     24Di servi a libertà.