Pagina:Poesie della contessa Paolina Secco-Suardo Grismondi tra le pastorelle arcadi Lesbia Cidonia, 1820.djvu/164

152


AL CAVALIERE CONTE

GIO. BATTISTA GIOVIO

PER UN DI LUI COMPONIMENTO POETICO

SULL’INDICATO ARGOMENTO


Come già lieto, di palustri fronde
     Cinto il Benaco i crini, e i suoi frementi
     3Marin fiotti sedati, uscìa dell’onde

Di Catullo ad udire i dotti accenti,
     Qualor di Roma al fumo Ei si togliea
     6Più tranquilli cercando ozj innocenti;

E di Sirmio alle tacite volgea
     Selvette amiche ove da ombroso speco
     9L’aere cantando di dolcezza empiea,

E col glauco lor Dio pen deano seco
     Le Ninfe intente di que’ carmi al suono
     12Cui sovra l’acque raddoppiava l’eco;

Così, Spirto gentil, cui le vie sono
     D’Elicona dischiuse, e l’Ascree Dive
     15Sì nobil plettro hanno concesso in dono,