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Pur un Garzon crudele
     Alto piagolle il core
     Nume spietato Amore,
     Ond’ella sparse ognor vane querele;
     Saffo nel tristo canto
     Del suo Faon si dolse;
     Ma coll’inutil pianto
     Il cuor ferigno unqua a pietà non volse.
     Il Mar Leucadio asconde
     L’inutil cetra e il bei corpo nell’onde.

Gli antichi tristi esempj
     Euterpe a che rammenti?
     Vano è cercar portenti
     Di beltà di valor ne’ prischi tempi;
     Più delle gemme e l’auro
     Oggi fra noi s’onora
     Serto di verde lauro,
     E al crin lo cinge il molle sesso ancora:
     E tu Bergamo il sai
     Che di Lesbia ne’ carmi eterno andrai.