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LIBERA IMITAZIONE DI UNA PICCOLA ODE

TRATTA DALL’ALMANACCO DELLE MUSE

DEL SIGNOR LEONARD

IN PARIGI

OVE LESBIA ALLOR SOGGIORNAVA


Se dolce amico Zefiro
     De la marina sponda
     Sento che dolce l’aere
     Agita e increspa l’onda,

Avida i pin che sarpano
     Cogli occhi io seguo, e intanto
     De la mia patria un tenero
     Pensier mi chiama al pianto.

Desir secreto accendemi,
     Che de la mia gradita
     Piaggia a involarmi, e stranie
     Terre a cercar m’invita.