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80 IN MORTE DI UGO BASSVILLE

     260Filosofante1, ch’or tra’ morti è corbo,
     E fu tra’ vivi poetando un cigno.
Gli vien seguace il furibondo e torbo
     Diredotto2, e colui che dello spirto
     Svolse il lavoro e degli affetti il morbo.
265Vassene solo l’eloquente ed irto
     Orator del Contratto3, e al par del manto
     Di sofo ha caro l’afrodisio mirto;
Disdegnoso d’aver compagni accanto
     Fra cotanta empietà, ché al trono e all’ara
     270Fe’ guerra ei sí, ma non de’ santi al santo.
Segue una coppia nequitosa4 e rara
     Di due tali accigliate anime ree,
     Che il diadema ne crolla e la tïara5.
L’una6 raccolse dell’umane idee
     275L’infinito tesoro e l’oceàno7
     Ove stillato ogni venen si bee.
Finse l’altra8 del fosco americano
     Tonar la causa, e regi e sacerdoti
     Col fulmine ferí del labbro insano.
280Dove te lascio, che per l’alto9 roti
     Sí strane ed empie le comete, e il varco



277. del negro americano

    riatissime opere, tra le quali un poema epico (Henriade) e parecchie tragedie (per questo ha coturnato il piede), fu de’ piú efficaci cooperatori della rivoluzione e dell’ateismo. È chiamato il Luciano moderno per la facilità, il brio e l’eleganza dell’ingegno, e pel disprezzo e l’odio in che ebbe la Divinità. Cfr la nota al v. 349.

  1. Filosofante: È dispregiativo. — corbo: il corvo è l’opposto del cigno e pel colore e pel suo gracchiare. Cfr. la nota al v. 260, p. 18.
  2. Diderotto: Dionigi Diderot (1713-1784), scrittore ardente, impetuoso, promosse col D’Alembert l’Enciclopedia, alla quale lavorò circa un trent’anni, e che serví a diffondere principi materialistici. — e colui ecc.: Hélvetius (1715-1771). «Ne’ suoi discorsi De l’Esprit si attribuiscono alla materia le operazioni dell’anima, e si vuol mostrare che gli uomini non sono retti che dalle voluttà e dall’interesse». Mt.
  3. l’eloquente ecc.: Gian Giacomo Rousseau (1712-1778), autore del Contratto sociale, dell’Emilio, delle Confessioni e di piú altre opere. Va solo, perché non fu propriamente degli Enciclopedisti; ha caro il mirto di Venere (Afrodite: nata dalla spuma del mare), per le ardenti Lettere a Giulia; è disdegnoso d’aver compagni cosí empi, perché fu tutt’altro che ateo, come mostra la Professione di fede del vicario savoiardo.
  4. nequitosa: iniqua.
  5. Che il diadema ecc.: che ne restano scosse la monarchia e la fede.
  6. L’una ecc.: Giovanni Le Rond D’Alembert (1717-1783), uno de’ piú celebri matematici del sec. xviii. Per l’Enciclopedia scrisse la famosa introduzione e gli articoli di matematica.
  7. L’espressione infinito tesoro accenna alla parte buona, cioè alla molta dottrina ch’è contenuta nell’Encicl.; l’oceàno ecc., alla parte cattiva, cioè alle idee di ateismo e di materialismo che vi sono raccolte.
  8. l’altra: Guglielmo Tomm. Francesco Raynal (1713-1796), che fu prima gesuita e vice curato in S. Sulpizio e poi, gettato l’abito, pubblicò nel 1770 la Storia filosofica ecc., piena di declamazioni contro principi e sacerdoti, ove difese gli Americani, maltrattati dagli Europei. Nel 31 maggío del ’91 in una lettera diretta all’Assemblea Nazionale disapprovò altamente i principi della rivoluzione; ma fu tenuto come un povero vecchio delirante.
  9. che per l’alto ecc.: Accenna a Pietro Bayle (1647-1706), che tolse occasione da una cometa apparsa nel 1680 por esporre dottrine scettiche ne’ Pensieri diversi ecc. Il suo Dizionario storico e critico è come un reper-