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CANTO TERZO 73

     Un lieve insulto di villana auretta
     D’abbronzato guerriero in su la guancia.
Spumava la tirrena onda suggetta
     Sotto le franche prore, e la premea
     30Il timor della gallica vendetta;
E tutta per terror dalla scillea
     Latrante rupe1 la selvosa schiena
     Infino all’Alpe l’Appennin scotea.
Taciturno ed umíl volgea l’arena
     35L’Arno2 frattanto, e paurosa e mesta
     Chinava il volto la regal Sirena3.
Solo il Tebro levava alto la testa,
     E all’elmo polveroso la sua donna
     In Campidoglio rimettea la cresta:
40E, divina guerriera in corta gonna,
     Il cor piú che la spada all’ire e all’onte
     Di Rodano opponeva e di Garonna4;
In Dio fidando, che i trecento al fonte
     D’Arad prescelse5, e al Madianita altero
     45Fe’ le spalle voltar, rotta la fronte;
In Dio fidando, io dico, e nel severo
     Petto del santo suo pastor6, che solo
     In saldo pose la ragion di Piero.
Dal suo pregar, che dritto spiega il volo
     50Dell’Eterno all’orecchio e sulle stelle7
     Porta i sospiri della terra e il duolo,
I turbini fur mossi e le procelle
     Che del Varo8 sommersero l’antenne
     Per le sarde e le còrse onde sorelle.
55Ei sol tarpò del franco ardir le penne;
     L’onor d’Italia vilipesa e quello9



45. A suon di tuba fe’ voltar la fronte;

48. Fe’ salva la ragion di Cristo e Piero.

    polsi». Purg. i, 51: «Reverenti mi fe’ lo gambe e il ciglio».

  1. dalla scillea... rupe: dallo stretto di Messina. Scilla, amata da Glauco, fu cangiata dalla rivale Circe in un mostro, che nella parte superiore era donna, ma i fianchi aveva coperti di sei teste di cani, che latravano orribilmente. Cfr. Virgilio En. III, 420; Ovidio Metam. XIII, 730 ecc.
  2. L’Arno: Firenze, timorosa di far resistenza alla Francia.
  3. la regal Sirena: Napoli. Cfr. la nota v. 176 della Musog.
  4. Di Rodano... e di Garonna: di Francia. Cfr. la nota al v. 39, p. 4.
  5. che i trecento ecc.: «Stando gli Amaleciti e i Madianiti accampati nella valle di Iezrael, Iddio comandò a Gedeone di scegliere al fonte di Arad trecento guerrieri di Israele, i quali di nottetempo, suonando le trombe e gridando: La spada del Signore e di Gedeone, sparsero lo scompiglio nel campo numeroso di que’ nemici del nome israelita; e li misero in fuga». Mt. Cfr. Giudici, VII.
  6. santo suo pastor: Pio VI. Cfr. la nota al v. 40, p. 4.
  7. e sulle stelle ecc.: Tasso I, 11: «al Cielo Riporta de’ mortali i preghi e ’l zelo».
  8. del Varo ecc.: cfr. la nota al v. 88 del c. I.
  9. del borbonico nome: de’ Bor-