Pagina:Poesie (Monti).djvu/85


CANTO SECONDO 69

     Dell’augusto infelice alfin v’impose
     L’Onnipotente. Cigolando allora
Traboccâr le bilancie ponderose:
     Grave in terra cozzò la mortal sorte1,
     165Balzò l’altra alle sfere, e si nascose.
In quel punto al feral palco di morte
     Giunge Luigi. Ei v’alza il guardo, e viene
     Fermo alla scala, imperturbato e forte.
Già vi monta, già il sommo egli ne tiene;
     170E va sí pien di maestà l’aspetto,
     Ch’ai manigoldi fa tremar le vene.
E già battea furtiva2 ad ogni petto
     La pietà rinascente3, ed anco parve
     Che del furor svïato avría l’effetto.
175Ma fier portento in questo mezzo apparve:
     Sul patibolo infame all’improvviso
     Asceser quattro smisurate larve.
Stringe ognuna un pugnal di sangue intriso;
     Alla strozza un capestro le molesta;
     180Torvo il cipiglio, dispietato il viso,
E scomposte le chiome in sulla testa,
     Come campo di biada già matura
     Nel cui mezzo passata è la tempesta.
E sulla fronte arroncigliata4 e scura
     185Scritto in sangue ciascuna il nome avea,
     Nome terror de’ regi e di natura.
Damiens5 l’uno, Ankastrom l’altro dicea,
     E l’altro Ravagliacco6; ed il suo scritto
     Il quarto7 colla man si nascondea.
190Da queste Dire8 avvinto il derelitto
     Sire Capeto9 dal maggior de’ troni

    batteva; e ’n dubbia lance Col timor le speranze eran sospese».

  1. la mortal sorte: quella de’ peccati di Parigi.
  2. E già battea ecc.: Imita un luogo di Stazio, dove la Pietà scende in terra per impedire, potendo, il duello di Eteocle e Polinice. Cfr. Teb. XI. 474 e segg.
  3. La pietà ecc.: In fatti, quando Luigi disse: «Francesi io muoio innocente: desidero che la mia morte...» parve che il popolo si movesse a pietà: ma il rullo de’ tamburi vietò al re di proseguire.
  4. arroncigliata: contratta.
  5. Damiens: Roberto Franc. Damiens, che tentò di uccidere Luigi XV il 5 genn. 1757: fu giustiziato il 28 marzo. — Ankastrom: Gian Giacomo Ankastroom, che assassinò, il 15 marzo 1792, in una festa di ballo al teatro massimo di Stoccolma, Gustavo III, re di Svezia: fu condannato a morte il 29 aprile.
  6. Ravagliacco: Franc. Ravaillac, che uccise in Parigi il 14 maggio 1610 Enrico IV, re di Francia: fu giustiziato il 27 dello stesso mese.
  7. Il quarto: Giacomo Clement, che nel 1 agosto 1589 assassinò a Saint-Cloud Enrico III di Francia. Nasconde il suo scritto, o perché frate domenicano (il M., si ricordi, scriveva in Roma), o perché da alcuni si dubitò che l’uccisore fosse veramente lui.
  8. Dire: «Appellativo delle Furie, che, propriamente parlando, Dire in cielo, Furie in terra ed Eumenidi nell’inferno si chiamavano. Nella lingua de’ poeti il significato è promiscuo». Mt.
  9. Capeto, perché della stirpe de’ Ca-