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III.

Come ha già il volto smorto ed affilato,
Povero bimbo, povero angioletto!
Ah per pietà, coprite quel visetto;
Non lo posso veder così mutato.

Appena appena gli si sente il fiato
Ed un leggiero tremito nel petto;
Sembra già morto — ha già mutato aspetto;
Ha chiuso gli occhi — è immobile — è diacciato.

Dottore! Amica mia! Ma dunque è vero!
Egli morrà! Lo porteranno via!
Porteranno il mio bimbo al cimitero!

Il mio bimbo! il mio cor! Ma rispondete!
Dite che è un sogno della mente mia,
O mi spezzo la fronte alla parete!