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E mi dicea talvolta con infantil candore
Con la sua man di bimba scostandomi da sè:
Ah! per amor del cielo non togliermi l’onore!
E si copriva il collo e nascondeva il piè.

E un dì le dissi: — Quando sul cor ti tengo stretta
Cento profumi arcani mi sembra d’aspirar!
— È un’essenza — rispose — da un franco la boccetta;
E il fazzoletto bianco mi porse ad odorar.

E mi chiedea sovente: È tutto mio quel core?
Altri secreti affetti l’anima tua non ha?
Non pensi ad altre bimbe? Non guardi le signore?
Io non t’ho fatto ancora nessuna infedeltà!

E in mezzo alle compagne meditabonda e sola
Fingea d’aver l’affanno d’un gran secreto in cor,
Ed io mostravo in volto sui banchi della scuola
L’aria noiata e stanca d’un vecchio seduttor.

Così fra giochi e pianti, carezze e giuramenti
Un anno avventurato come un balen fuggì,
E noi felici, alteri, imbaldanziti, ardenti
Aspettando le nozze numeravamo i dì.