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odi barbare 905

Addio, tu madre del pensier mio breve,
terra, e de l’alma fuggitiva! quanta
d’intorno al sole aggirerai perenne
gloria e dolore!40

fin che ristretta sotto l’equatore
dietro i richiami del calor fuggente
l’estenuata prole abbia una sola
femina, un uomo,44

che ritti in mezzo a’ ruderi de’ monti,
tra i morti boschi, lividi, con gli occhi
vitrei te veggan su l’immane ghiaccia,
sole, calare.48