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884 odi barbare



PE ’L CHIARONE DA CIVITAVECCHIA

leggendo il marlowe


Calvi, aggrondati, ricurvi, sí come becchini a la fossa
stan radi alberi in cerchio de la sucida riva.

Stendonsi livide l’acque in linea lunga che trema
sotto squallido cielo per la lugubre macchia.4

Bevon le nubi dal mare con pendule trombe, ed il sole
piove sprazzi di riso torbido sovra i poggi.

I poggi sembrano capi di tignosi ne l’ospitale,
l’un fastidisce l’altro da’ finitimi letti.8

Scattan su da un cespuglio co ’l guizzo di frecce mancate
due neri uccelli: cala con pigre ruote un falco.