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XXXVI.

MATTINO ALPESTRE


Da l’orïente palpita
Il giorno, e i primi raggi
Scendon soavi a frangersi
4Tra ’l nereggiar de’ faggi.

Guizzan su ’l fiume e ridono
Tra i mormorii de l’onde,
Come occhi d’una vergine
8Che a nuovo amor risponde.

Scorron su ’l monte; e s’anima
D’un riso anch’ei, ma tardo,
Come al giocar de i pargoli
12La faccia d’un vegliardo.