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juvenilia 235


XCVI.

VOCE DEI PRETI


E tu pur di viltà scuola e d’inganni
Fosti, o asil de gli oppressi, o tempio; quando,
I fratelli e la patria e Dio negando,
4L’interprete di Dio stiè co’ tiranni.

Empio! e al ciel si lodò de i nostri affanni,
E benedisse a gli oppressori il brando,
E a l’inferno sacrò qual sé levando
8Scotea dal capo del servaggio i danni.

Pronta a gl’imperi d’ogni vil feroce
E a le lusinghe del vietato acquisto,
11A Dio mentí de’ vati suoi la voce.

Ahi giorno sovra gli altri infame e tristo,
Quando vessil di servitú la Croce
14E campion di tiranni apparve Cristo!