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juvenilia 117

A te cadeva il braccio, e ti battea
Alto anelito i fianchi! — Oh viva, oh viva! —
Gridan l’anime achive asta con asta
Percotendo, e il clamor levan di guerra.
135Balza il poeta; e la canizie santa
Scote e la fronte ampia serena, in vista
Nume veracemente. — Udite, o figli:
La gloria udite de la lega ellèna,
Achille ftío sangue di Giove. — E disse
140Come d’un grido (gli splendea dal capo
Di Pallade la luce) isbigottí
Le dàrdane caterve; impauriti
Ricalcitraro orribili i cavalli,
Ed annitrendo sbaragliati i cocchi
145Rapivano a le mura: e qual con Csanto
Fiume di Giove ei contrastasse; e come
Dopo la biga, a le difese mura
Intorno, egli il divin corpo di Ettorre
Tre volte orribilmente istrascicasse
150Entro l’iliaca polve. Armi fremendo
E prenci e vulgo gridano il peàna:
Marte spiran gli sguardi: e tutti in cuore
Già calcavan nemici, e a le paterne
Are affiggean le belle armi votate.
155Ma pio davan le argèe vergini un pianto
Su la morte di Ettorre: e chi a la cara
Patria e a le spose e a’ pargoletti imbelli
E a’ templi santi il suo sangue fea sacro,
Gioia avea de la morte: onde nel giorno