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appendice 1053



DAI CARMINA

DI LUDOVICO ARIOSTO


(Delle poesie latine edite e inedite di Ludovico Ariosto, Studi

e ricerche di G. C., Bologna, Zanichelli, 1875, p. 138).


Va, rea vecchia, con questi carezzevoli
susurri tuoi, va, ingorda vecchia, al diavolo.
Assai la vostra fede, oh assai, m’è cognita,
se ben tardi. Ma tal non son che illudere
5a la lunga mi lasci a le ree femmine
impunemente. Oh come, oh come increscemi
de le fallacie dove mi ritennero
pur tanto tempo; ed io credeva, misero,
l’amore concedesse a me sol unico
10quei dolci frutti ch’io poi con grandissima
vergogna mia compresi che si davano
a questo e a quello e a quello ed a qual siasi
vuol comprar con dannoso prezzo i fetidi
accoppiamenti di coteste adultere.
15Or vedi tu come sfacciata pregami,