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     Potrei non meno col solerte fabbro
De la sulfurea vampa al fumo tetro
235Quel mercurio natio scior dal cinabro,
Che deo lo specchio intonacare addietro.
E rivolger potrei l’esperto labbro
A soffiar da la canna il bianco vetro;
O pur, seguendo l’ingegnoso Gallo,
240Colar sul desco il liquido cristallo.

     Certo potrei; ma il fulgido apparecchio
Me non invita di straniera gloria.
Bastami sol che lietamente orecchio
Porga taluno a la gioconda storia:
245Bastami sol che quanto il fido specchio
Di ritrar Jole al natural si gloria,
Tanto le cure e le ansietà di lei
Scopransi al natural ne’ versi miei.