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L’INVITO

A

POEMETTO

di

MASCHERONI

     Perchè, con voce di soavi carmi,
Ti chiama a l’alta Roma inclito Cigno,
Spargerai tu d’obblio dolce promessa,
Onde allegrossi la minor Pavia?
Pur lambe sponda memore d’impero,
Benchè del fasto de’ trionfi ignuda,
Di Longobardo onor pago il Tesino:
E le sue verdi, o Lesbia, amene rive
Non piacquer poi quant’altro al tuo Petrarca?
Qui l’accogliea gentil l’altro Visconte
Nel torrito Palagio; e qui perenne
Sta la memoria d’un suo caro pegno.
Te qui Pallade chiama, e te le Muse;
E l’Eco che ripete il tuo bell’inno
Per la rapita a noi, data alla Dora,
Come più volle Amor, bionda donzella.
Troppo altra volta rapida, seguendo