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Quei larghi occhi luminosi! — quel fiero naso greco! quelle tenebrose chiome lussureggianti! «Ah!» dissi, esultando meco stesso, questa è veramente l’immagine parlante della mia amata! Volsi la miniatura al rovescio e scopersi queste parole: «Eugénie Lalande all’età di ventisette anni e sette mesi». Trovai Talbot a casa e gli raccontai subito la mia buona ventura. Egli professò un estremo stupore, naturalmente, ma si congratulò meco con tutta cordialità, e mi offerse la sua assistenza per quanto era in suo potere. In una parola, eseguimmo il nostro piano alla lettera; e alle due del mattino, esattamente dieci minuti dopo la cerimonia, io mi trovai chiuso in una vettura con Madame Lalande — colla Signora Simpson, dovrei dire — e allontanandomi a gran trotto dalla città, in direzione nord-nord-est...

Era stato deciso da Talbot che, poichè dovevamo viaggiare tuta la notte, avremmo fatto una prima tappa a C... villaggio a circa venti miglia dalla città, per la colazione del mattino, e prendere un po’ di riposo prima di procedere nel nostro itinerario. Alle quattro precise, di conseguenza, la vettura si arrestava alla porta dell’albergo principale. Aiutai la mia adorata moglie a scendere di carrozza, e ordinai im-