Pagina:Poe - Perdita di fiato, traduzione di A.C. Rossi, Bottega di Poesia, Milano, 1922.djvu/85

voce sino al fa in chiave di tenore per poi, con una rapida transizione, prendere il fa sopra la tripla sbarra, saltando un intervallo di due ottave.

Alzandosi dal pianoforte dopo questi miracoli di esecuzione vocale, ella riprese il suo posto vicino a me, ed io le espressi, nei termini del più profondo entusiasmo, il mio supremo godimento. Non dissi nulla della mia sorpresa, e tuttavia ero genuinamente sorpreso; perchè una certa debolezza, o piuttosto una specie di tremula indecisione di voce nella conversazione ordinaria, mi aveva disposto a supporre che non dovesse possedere nel canto alcuna speciale abilità.

La nostra conversazione fu lunga, seria, ininterrotta, e libera da qualsiasi riserva. Mi fece raccontare molti episodi della mia vita passata, e ascoltò con attenzione ansiosa ogni parola della mia narrazione. Non nascosi nulla — sentii che non avevo diritto di nasconder nulla — al suo affetto pieno di fiducia. Incoraggiato dal suo candore sull’argomento così delicato della età, io, con perfetta franchezza, non solo mi avventurai a parlarle diffusamente dei miei molti piccoli difetti, ma le feci confessione piena di tutte le mie infermità morali, e persino di quelle fisiche, il rivelar le quali, richiedendo