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non era: non beve vino; ma ritornava forse da Montecuccio, perchè lui.... già! con quei piedi.... è solito di fare queste amenissime ascensioni: il sole gli avrà dato alla testa, o chi sa che grillo gli è saltato; gridava vendetta.

— Speriamo che a quest’ora, — augurò il piccolo Nusco, — sia rientrato in sè, poveretto!

— Sì, — fece la direttrice, — e intanto? siamo giusti: io confesso che ora avrei paura, se dovesse ritornare qui tra le mie alunne.... Voglio sperare che lo manderanno altrove, dato che ritorni in sensi, come gli auguro....

“Perderà il posto!„ — pensava Marta, ascoltando. — “Anch’io perderò il posto!...„

E impartì quel giorno le lezioni quasi automaticamente, con l’anima di tratto in tratto percossa, investita, trascinata via dai violenti pensieri tra cui s’era dibattuta angosciosamente l’intera notte.

L’idea della morte, sprizzatale quasi dal cervello, fra le strette dei due partiti odiosi proposti dall’Alvignani, la aveva dominata durante tutta la notte, e continuava a dominarla. Ma l’immagine dell’attuazione la riempiva ancora d’orrore, le dava quasi la vertigine. Contro la tenebra invadente, tremava ancora in lei un barlume di speranza: che ella cioè non fosse davvero nello stato, in cui purtroppo, per tanti segni, aveva