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— Nulla, nulla.... per saperlo, — rispose il Blandino, diventando a un tratto serio e corrugando le ciglia.

— La Camera è chiusa.... — disse l’Alvignani.

— Lo so.... E tu perchè sei qui? Non vorrei fare un altro pasticcio.... Dimmi la verità.

— Che pasticcio? — domandò Gregorio, divenuto serio anche lui e sforzandosi di comprendere.

— Ora ti dirò.... Entriamo qui, — rispose il Blandino, cacciandosi in un negozio di biancheria. — Compro i colletti.

— Ho tenuto una conferenza all’Università.... Fra qualche giorno riparto....

— Per Roma?

— Per Roma.

— Colletti! — ordinò il Blandino al giovine di negozio. — Così, guardi.... come questi dell’amico mio, un po’ più bassi.

Fatta la compera, Gregorio Alvignani propose al Blandino di andare a casa sua (Marta quel giorno non sarebbe venuta) — e si misero in vettura.

— Spiegami adesso il pasticcio.

— Ah, già! Dunque, una conferenza? E riparti subito?

— Spero....

— Avrei preferito di non trovarti qua.

— E perchè?