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irregolare? quì fiumi, e là foreste, quì valli, e là montagne: forse questa bizzarra disposizione è opera del caso? Ah! no, dice il sig. di Buffon (théorie de la Terre): questa apparente imperfezione della figura del Globo è una favorevole disposizione, ch’era necessaria a conservare su di esso la vegetazione e la vita. Per esserne accertati, si provi a immaginarsi per un istante che cosa sarebbe la terra, se la sua superficie fosse tutta eguale e regolare. Si vedrà, che invece di queste graziose colline, donde scorrono pure acque a mantenere la verzura; di queste campagne floride ed ubertose, ove gli animali e le piante trovano il loro sostentamento; un tristo immenso oceano coprirebbe l’intero globo, nè resterebbe alla terra fra gli attributi suoi, che quello di essere un pianeta oscuro, abbandonato, e al più destinato all’abitazione dei pesci. Tocca il grande Istorico della natura in queste parole la stupenda diramazione delle acque apportatrici della fecondità nei terreni: il quale argomento merita un breve cenno di speciale considerazione. Da una fonte, che sgorga fra le fenditure di una rupe, formasi un ruscello, e poscia un fiume, e talvolta un lago; quanti giri tortuosi fa sulle prime quell’onda, che scende da più clivi, e si rompe fra molti sassi! quasi di-