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DIFETTI

DELLE LEGGI ROMANE.


A

Vendo io più volte meco medesimo considerato, perchè lo Studio delle Leggi Naturali tanto venga comunemente negletto e perchè all’incontro le Leggi Romane siano così universalmente ricevute, lodate, ed in sommo pregio tenute, questa ho creduto esserne la principal cagione, che quelle cose, le quali possono agevolmente essere comprese da tutti, vengono per lo più neglette, e tenute a vile, dove all’incontro grande stima, ed ammirazione presso la maggior parte riscuotono quelle altre, delle quali o poca, o niuna cognizione si ha. Le Leggi di natura, per essere meri dettami della ragione, possono con tutta facilità esser capite da chiunque uso faccia del suo naturale raziocinio: e però pochi sono coloro, che dello studio, e dell’opera loro degne le reputino. Ma all’opposto le Leggi Romane sin dal loro risorgimento in Italia in grande venerazione sonosi sempre presso i più conservate, perchè nè da quei, che allora le introdussero, intese furono, nè buona parte di quelli, che oggi le seguitano, e professano ne comprendono lo spirito, il midollo, la sostanza, i principj, i fondamenti, l’analogia, e ben sovente neppure il sentimento istesso. Chiunque sia un poco nella storia de’ passati secoli introdotto, non può ignorare, che quando sulla fine dell’undecimo, oppure nel


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