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CAPITOLO VII.


Città di Attidio.


Nella Sesta Regione dell’Italia Plinio pone i popoli Attidiati: Amerini, Attidiates, Asisinates. Questa sola testimonianza basterebbe per renderci certi dell’esistenza di Attidio. Ma Balbo ancora presso Frontino ce la conferma in tre diversi luoghi. Nel primo1 si legge: Adteiatis oppidi ager aliquibus locis tribus limitibus est assignatus in centuriis: quorum limitatio pedaturae haec est a pedibus cↄ cccc. et supra usque in pedes ii. d. Nam aliorum cursus est per rationem arcarum, riparum, canabularum, vel novercarum, et variis locis terminis augusteis, et aliis finitimis signis. Nel secondo2 dice: Ager Atteiati oppidum. Iter populo non debetur. Nam agri eorum tribus limitibus sunt assignati, et in centuriis: per quorum intervalla sunt pedes icccc · idc · iicc · iicccc · iid . Eorum cursus est per rationem arcarum, riparum, canabola, vel novercas: et variis locis terminos Augusteos. Nel terzo3 Tuficum oppidum iter populo debetur pedibus LXXX. Ager ejus ea lege continetur, qua et ager Ateiatis. Ma da questa divisione nulla possiamo rilevare, perchè non sappiamo in qual sito fossero quei tre limiti, quei termini augustei: quelle arche, ossia ripari delle acque, quei canabuli, ossia mucchi di pietre, che servirono di confine. La sorte ha voluto che esistano lapidi, in cui trovasi R. P. ATTIDIAT, citate dall’Olstenio, dal Cellario, dall’Arduino, e dagli altri scrittori, colle quali emendar si possano gli errori, che commisero gli Amanuensi nello scrivere il nome di questi popoli, e della loro Città. Osserviamo ove fu.

Il Muratori asserì, che Attidio fu ove presentemente è Fabriano: Attidium ibi nunc nobilis civitas Fabriano4 Il Turchi, ed il Colucci si affaticano a ripren-


  1. P. 338.
  2. P. 344.
  3. P. 353.
  4. Thes. veter inscrip. p. 1100