Pagina:Piccolo Mondo Moderno (Fogazzaro).djvu/262

240 capitolo quarto.

nè che Maironi ascolterebbe Lei nè che accetterà una candidatura liberale. Vi è una cosa che non ho detta neppure a mia moglie e che dirò adesso. Io dubito che Maironi sia per entrare in quella strana categoria di gran signori socialisti che abbiamo in Italia. Badi, sa; fra quelli di buona fede e non fra quelli che si fanno socialisti per assicurarsi dall’incendio; ecco, Lei mi capisce. Maironi è appunto un impulsivo di buona fede. Io questo lo desumo da varie piccole, piccolissime cose che so e anche da certo discorso ch’egli deve aver fatto al Bassanelli, il quale non gli è poi tanto cordiale amico, per certe sue intime ragioni...„.

“Non so niente, non so niente„, s’affrettò a dire il Commendatore con il tono di uno che neppure vuol sapere. “Ma io so„, riprese l’altro. “Ora se per caso, avendo luogo le elezioni generali, Maironi fosse portato e si lasciasse portare dai socialisti, pensi come lo dovrei garbatamente malmenare! Lei vede ora, Commendatore, dove riesco e in qual modo Ella può evitare a mia moglie e a me, forse per la salute di un’anima e certo per la nostra pace domestica, il dissidio di cui abbiamo parlato!„

Così dicendo, il cavalier Soldini rideva e il Commendatore rispose “no no no, non vedo, non