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eclissi. 145

tutto e di tutti, e i calzoni che dovrebbero prestar servizio in Biblioteca, eccoli qua!„

L’oratore, temendo che si sorridesse, temendo che lo sdegno dell’uditorio non riuscisse adeguato al suo desiderio e al misfatto del sindaco, balzò in piedi, e gesticolando, declamando come un barbiere in tragedia, esclamò:

“Signori! Questo atto del signor sindaco, non esito a dirlo, è inqualificabile. Questo atto è un insulto alla Giunta, un insulto al bibliotecario, un insulto alle tradizioni dell’amministrazione comunale, un insulto ai nostri principî, alle nostre opinioni. Pare un piccolo fatto, signori, ma invece è un fatto grande, come sarebbe un fatto grande la prima piccola goccia che in questo istante filtrasse dal fiume sotto le fondamenta dell’onesta casa dove siamo raccolti„.

Il dottor Záupa alzò di scatto le sopracciglia fino ai capelli. L’altro riprese:

“È necessario che questo atto del sindaco venga revocato! È per noi questione di dignità, questione di onore. È necessario che una deliberazione della Giunta stessa e, se occorre, del Consiglio medesimo, tolga la concessione inconsulta. È necessario!„.

Quaiotto, avendo concepito il disegno di assistere la propria eloquenza con un pugno di gran

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