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il gran passo 71

Portano il nome di Looch i praticelli ombrati di grandi noci dove sta il piccolo camposanto di Castello.

«Ma ti devo parlare di un’altra cosa» proseguì la signora Teresa senza lasciar a Franco il tempo di far proteste. Egli le prese le mani, gliele strinse trattenendo a fatica il pianto.

«Bisogna che ti parli di Luisa» diss’ella. «Bisogna che tu conosca bene tua moglie.»

«La conosco, mamma! La conosco quanto la conosci tu e più ancora!»

Egli ardeva e fremeva tutto, così dicendo, nell’appassionato amore per lei ch’era la vita della sua vita, l’anima dell’anima sua.

«Povero Franco!» fece la signora Teresa teneramente, sorridendo. «No, ascoltami, vi è qualche cosa che non sai e che devi sapere. Aspetta un poco.»

Aveva bisogno di una sosta, l’emozione le rendeva il respiro difficile e più difficile il parlare. Fece un gesto negativo a Franco che avrebbe pur voluto adoperarsi, aiutarla in qualche modo. Le bastava un po’ di riposo e lo prese appoggiando il capo alla spalliera della poltrona.

Si rialzò presto. «Avrai inteso parlar male» disse «del povero mio marito, a casa tua. Avrai inteso dire ch’era un uomo senza principii e che ho avuto un gran torto di sposarlo. Infatti egli non era religioso e questa fu la ragione per cui esitai molto prima di decidermi. Sono stata consigliata di cedere perchè potevo forse influire bene