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così può affidare sè e gli altri che proseguirà nell’opera sua con senno e risolutezza.

Ed ora noi v’intratterremo, o Signori Consiglieri, colla esposizione del nostro operato.


Criteri seguiti nell'esame del piano regolatore


Abbiamo detto che, prescindendo da ogni anteriore concetto sull’argomento, si è da noi voluto rifare in tutto l’esame del piano, quale oggi trovasi delineato, e quale è proposto dall’Amministrazione municipale. Partendo dunque dalla cognizione dello stato attuale della città, tanto nella parte del vecchio abitato, come in quella ove si è venuta ampliando, noi volemmo dapprima fissare le massime generali, che, a parer nostro, si debbono riscontrare nel progetto di un piano regolatore, e le speciali derivanti dalle condizioni topografiche e artistiche di Roma. Stimiamo di esporre tali massime, perchè giovano a render conto al Consiglio dei pareri, che saremo per manifestare sullo insieme e su ciascuna parte del vasto progetto.

La necessità di un piano regolatore, pel razionale coordinamento dei lavori di sistemazione ed ampliamento della nostra Città, non ha bisogno di essere dimostrata. La Legge sul concorso governativo ci domanda questo piano, e anche senza di essa lo reclama la natura delle cose e la pubblica opinione. Le Amministrazioni comunali passate hanno dovuto mano a mano adottarne degli stralci; è la mancanza di un piano generale obbligatorio non mancò di produrre i suoi in-


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