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a alla ì45 tea fiamma. Che* anzi, come ti dirò appresso, il suo nome atesso ti fu argomento a viemaggiormente impazzire. E di vertf, siccome avviene in ogni passione , ed in que- X » Poca favilla gran fiamma seconda ». _ « % P. — Ben vedo a ehe intendi; ti piacerebbe che confessassi con. Ovidio: IV » La beila anima sua col corpo amai)).

» _ J r « t « A. -—E ti è forza aggiungere quanto segue; che nè una cosa nè l’altra amasti temperatamente, siccome pur conveniva. P.— Sosterrò ogni tortura prima che tei consenta. A. — Nè ciò solo; ma eziandio che qae-- st’amore ti precipitò in. grandi miserie. P. — No, no; io starommene sempre sul. niego. " ’ - A. — Ove voglia far ragione a quanto sono per dirti, sì dovrai confessarlo meco, di corto. Dimmi, rammenti tu gli anni d’in-. ianzia; ovveramente la gravezza delle care presenti è cotale, da cancellarti ogni memòria dell’età prima? ; P. SI me ne ricordo, che mi par ieri. A. — Di quale affetto in quel tempo tu mn amavi. Iddio ! che sersi pensieri non davi t« XL io