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camerati. 181

Sopraggiunse di galoppo un cavalleggiero, bianco di polvere. Il suo cavallo, un morello tozzo e tutto crini, aveva le narici rosse e fumanti. Indi passò un ufficiale di stato maggiore, gridando come un ossesso di sgombrare la strada, picchiando colla sciabola a diritta e a manca su quei poveri muli borghesi. Attraverso gli olmi del ciglione si videro sfilare correndo dei bersaglieri neri, colle piume al vento.

Ora si erano messi per una stradicciuola che piegava a diritta. I soldati rompevano in mezzo al seminato, talchè a Malerba gli piangeva il cuore. Sulla china di un monticello, videro un gruppo d’ufficiali a cavallo, con la scorta di lancieri dietro, e i cappelli a punta di carabinieri. Tre o quattro passi innanzi, a cavallo e col pugno sull’anca, c’era un pezzo grosso, a cui i generali rispondevano colla mano alla visiera,