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semplice storia. 107

in caserma non poteva condurla, e non era un bel divertimento star sempre a passeggiare nel Parco. Ella non disse di no; ma lo guardava timorosa, con quell’innocenza che le era rimasta perchè non aveva trovato mai un cane che la volesse. Nel frattempo le capitò la disgrazia d’ammalarsi. Fu un pezzo più di là che di qua, e la portarono all’ospedale di Milano. Balestra scrisse due volte. Poi seppe che aveva il vaiuolo.

Dopo circa due mesi Femia guarì, ma col viso tutto butterato; talchè si vergognava a farsi vedere da Balestra in quello stato. Passarono giorni e settimane prima che si decidesse a tornare al filatoio. A poco a poco il gruzzolo di denari se n’era andato, ed era proprio necessario! Però in cuor suo era contenta che fosse necessario, perchè voleva vedere cosa ne dicesse lui. Andò a Monza un sabato, come l’altra