Pagina:Pensieri e discorsi.djvu/153


LA SCUOLA CLASSICA



a Ferdinando Martini


Guardo e riguardo il suo punto fermo, onorevole Martini1. Cedo alla tentazione e metto una mia virgola sotto il suo punto. Permette?

Ella è stato il ministro dell’istruzione più caro alla gioventù studiosa. Poichè questo aggettivo è diventato ambiguo, come “sacro„, che vale anche “esecrando„, e può, nell’un dei sensi, della frase che le ho indirizzata fare un’ingiuria che ella avrebbe ragione di respingere, mi affretto a dichiararle, onorevole Martini, che la gioventù studiosa di cui parlo, è quella... degl’insegnanti.

Purtroppo, in Italia non studiano se non i professori (così ci chiamano), e più tra loro studiano, e meglio, il che è consolante, i più giovani. Dalla tribuna e dai giornali si annunzia ogni giorno, che l’Italia ha fatto un passo più giù per i gradini delle fatali Gemonie; e intanto, in parte ove codesti gior-

  1. Queste sono pagine scritte alcuni anni addietro in risposta a F. Martini, un cui scritto in proposito del greco, aveva il titolo: Punto e da capo.