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170 il processo di pellegrino rossi

mando all’esame del già citato Ristretto Sommario fiscale per aver condotto un distaccamento di Civici il 16 Novembre al convento di San Carlino e che si trova fra i Documenti in fine di questo volume al N. V.

Dalla lettura di quel documento essi vedranno come, a causa della disorganizzazione imperante nelle milizie romane dal dicembre 1848 al giugno 1849, il Battaglione Reduci, il quale, secondo il Decreto 22 novembre 1848 con cui era stato istituito, doveva dipendere militarmente dal Comando Generale della Guardia Civica e amministrativamente dal Ministero dell’Interno, fosse posto anche e abusivamente alla dipendenza della Prima Divisione Militare.

E, quindi, vedranno risultare da quel documento, come il Grandoni venisse due volte a collisione col Generale Bartolucci Comandante la Prima Divisione; come da questo, per disobbedienza e insubordinazione, venisse due volte posto agli arresti di rigore; come egli ripetute volte offrisse le sue dimissioni e chiedesse di essere esonerato dal servizio non potendo più permettere di vedere compromesso il suo onore — sono sue parole — presso persone che prendono di fronte chi alla patria aveva consacrato libertà, interessi e vita col prestar servizio senza percezione di soldo; come esso frammettesse nelle sue querele col Generale Bartolucci l’avvocato Sturbinetti Senatore di Roma e Generale della Guardia Civica, il Pro-Ministro della Guerra Colonnello Calandrelli e il Triumviro Avvocato Armellini; e vedranno altresì come il 30 aprile 1849, mentre ancora non erano state accettate le sue dimissioni, stesse col suo Battaglione, secondo gli ordini ricevuti, in riserva in piazza di Santa Maria in Trastevere e come, in fine, con ordine del Ministro della Guerra Generale Avezzana del 13 maggio il Grandoni venisse sostituito nel comando di quel Battaglione dal Capitano Giorgio Pinna, promosso Maggiore.

Ma, in sostanza, i lettori si convinceranno dalla lettura di quel documento che, se esso mette sempre più in rilievo le stravaganze del Grandoni, conferma sempre più gli intendimenti temperati di esso, il quale, se si era mosso a ribellarsi agli ordini del Generale Bartolucci, lo aveva fatto