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— Scemo, — disse Pieretto, — almeno la gente che si detesta è sincera. Non ti piace la gente sincera?

— Ma Oreste ha da sposare Giacinta...

Continuammo fin che di sotto non ci chiamarono a colazione. Trovammo Poli perplesso e annoiato, Oreste scontroso, e Gabriella coi capelli lavati, che cicalava sulle nappine rosse dei buoi e sul fetore abominevole dell’acetilene.

— A me piace l’odore dell’acetilene, — disse Pieretto. — Mi ricorda le bancarelle d’inverno e le trombette.


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