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Quelle carte dicevano chiaro di star preparati, che sarebbe venuto il momento.

— È per questo che tu l’hai piantato? — le dissi.

Rispose arrossendo, o mi parve, in quell’aria.

— E adesso è dentro, sopra un letto, come un morto?

— Finirà che lo portano a Roma, — mi disse. — L’hanno preso alla fine di maggio.

Fino a cena parlammo di Amelio. Venne il momento che mi disse: — Adesso basta. Se riesce vivo, chiedi a lui come gli è andata — . Cercava di ridere.

Per non pensarci, bevemmo del vino. Linda disse: — Non andiamo al Paradiso? — Un’ora prima avrei goduto a quest’uscita, ma adesso era come parlar dell’inverno e di quando ero un altro. — Bevi ancora, — le dissi, — non ho voglia di musica.

Entrò un cantante e una chitarra, e ci seccarono. Linda rideva e mi chiese se ancora non mi ero messo a quel mestiere da romano. Ce ne andammo a ballare sul Tevere. Fu la solita cosa. Lei mi parlava nell’orecchio e si appoggiava tutta a me. Venne il momento che le dissi: — Andiamo a casa.

— Non ho casa, — mi disse guardandomi. — Non vivo da sola.

Io pensavo a Giuseppe che mi aveva chiamato. Pensavo a Torino e a quel grosso dolore. Pensavo a tutti i batticuori e le superbie, e non riuscivo a rivoltarmi. «Se adesso Amelio fosse qui cosa direbbe», mi chiedevo. Se sapesse che sono dei suoi.

Non mi faceva piú paura avergli presa proprio Linda. Quella sera sapevo che le donne non contano. Mi chiedevo, se mai, se valeva la pena. Se non dovevo correr subito con gli altri a lavorare. «Amelio, — dicevo, — ci aspetta in prigione».

Ballai con Linda un’altra volta e lei mi disse: — Il Mascherino. Te la ricordi quella sera che giocavamo all’avvenire?

— Non si sa l’avvenire, — le dissi. — Puoi dire soltanto, da quello che hai fatto, che cosa farai.

— Quest’è vero, — mi disse. — Si fan sempre le cose che abbiamo già fatto.

— Ma non sempre tu sai cos’hai fatto, — le dissi. — Tutti i giorni ne impari una nuova.

Allora Linda si fermò e mi disse: — Andiamo.

Camminavamo su quei ciottoli che sembrano pianelle. Linda diceva: — Com’è bella questa Roma.


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