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5 marzo.

Vendicarsi di un torto ricevuto è togliersi il conforto di gridare all’ingiustizia.

L’amore interessa la persona amata in ragione delle cose che porta con sé. Per cui chi si preoccupa di amare sinceramente e integralmente quasi mai ha avuto tempo nella vita di accumulare le cose (personalità, ricchezze, forza, mezzi, qualità, ecc.) che farebbero accettare il suo amore. Dell’amore in sé nessuno sa che farsene. E siamo giusti: che cos’è l’amore in sé, altro che la libidine di uno scimmione?

10 marzo.

Un uomo che soffre lo si tratta come un ubriaco. «Su, andiamo, basta, via, ora basta, non cosí, basta...»

23 marzo.

Non manca mai a nessuno una buona ragione per uccidersi.

Ciò che non si è saputo fare con la forza vergine dei venticinque anni, come è possibile farlo con le tare dei trenta?

Farsi amare per pietà, quando l’amore nasce solo dall’ammirazione, è un’idea molto degna di pietà.

Che non riusciremo mai a piantarci nel mondo (un lavoro, una normalità), è chiaro.

Che non conquisteremo mai una donna (né un uomo), è chiaro, tanto per la precedente debolezza quanto per quella che sai.