Pagina:Pavese - Il mestiere di vivere.pdf/123

1938 119


(Questo vuol dire che lo stile non deve influire nella formazione della storia: ad essa preesiste un nucleo di realtà e di persone che sono accaduti. Fermo questo, si potrà affrontare il blocco e sbriciolarlo come meglio verrà fatto. «Letteratura» è quando lo stile preesiste al nucleo fantastico).

(vedi la confutazione di ciò al 24 ottobre)


Chi sente il bisogno di essere disinteressato e ha orrore di mostrarsi keen after something, sarà anche staccato nei suoi rapporti con parenti e amici, temerà sempre di formare con loro un blocco organizzato d’interessi comuni; e nutrirà per loro sensi di freddezza.

Il disinteresse materiale porta cioè all’isolamento e all’egoismo.

Riprendo. Il poeta epico crede avvenuto quello che racconta. Gli inizi di una creazione che sa di essere fantastica sono anche gli inizi della «letteratura». In Grecia, la commedia nuova e il romanzo.

(Concretamente, va da sé che c’è «letteratura» anche in Omero).

Qui cade a proposito il Leopardi e il fatto che i grandi libri non sono scritti per far poesia. Proporsi di rendere una realtà significa volere usare a qualche altro scopo questa realtà. Invece, fantasticare vuol dire appunto avere lo scopo di far poesia. E il vantaggio non è dei fantastici.

(vedi la confutazione di ciò nel 24 ottobre)


23 ottobre.

L’idea di Gertrude1 è che ogni essere umano possiede una certa energia; spesa la quale si è serviti. Si vede qui la sua educazione clinica. È cattolica nel senso che sono cattolici i medici; i compilatori amorosi di tabelle. Come tutti loro, sa cogliere e apprezzare una fondamentale normalità matter-of-fact.

  1. Gertrude Stein [N. d. E.].