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tro? o è perché il rapporto erotico riesce piú facilmente mitologizzabile senza particolareggiare?

17 settembre.

Non conta l’esperienza per un artista, conta l’esperienza interiore.

Argomento per loro. L’uomo si ritrae in solitudine per peccare.

C’è un conforto a pensare che la debolezza può essere una forza, come la cagionevolezza una difesa contro le gravi malattie?

Via via che passano gli anni, in faccia a ciascuno va sempre piú disegnandosi il teschio.

Quella che per Svevo è senilità, a me pare adolescenza.

Un cristiano direbbe che credendo di trovare il piacere, si scoprono invece le proprie tare. Che l’ufficio provvidenziale del piacere è di far dimenticare all’uomo le cautele e, sbattendolo cosí contro le pareti della sua cella, insegnargli l’umiltà. Solo cercando avidamente il piacere si capisce che cos’è il dolore.

Le prove dell’esistenza di Dio non sono propriamente nell’armonia dell’universo, nell’equilibrio miracoloso del tutto, nei bei colori dei fiori ecc., ma nella disarmonia dell’uomo in mezzo alle cose: nella sua capacità di soffrire. Perché insomma non c’è ragione che l’uomo soffra in questo mondo, se non esiste la responsabilità morale, cioè la capacità — il dovere — di dare alla propria sofferenza un significato.