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È una vecchia sapienza, ma fa piacere averla riscoperta. Credi solo all’attaccamento che costa sacrificio: tutto l’altro è, nel migliore dei casi, retorica.

Del resto Cristo — il nostro divino modello — non pretendeva di meno dagli uomini.

Da chi non è pronto — non dico a sacrificarti il suo sangue, che è cosa fulminea e facile — ma a legarsi con te per tutta la vita (rinnovare cioè ad ogni giornata la dedizione) — non dovresti accettare neanche una sigaretta.

Cara mia, coi bambini non si scherza. Sono stato un bambino anch’io (primo mese).

12 giugno.

Terzo pomeriggio della morte di lei.

Vissuto eroicamente e non voluttuosamente.

Che la poesia venga piú di rado, non vuol dire che sia finita, ma che sono meno contentabile in fatto di soggetti e di esecuzione.

Tutti gli «affetti piú sacri» non sono che una pigra abitudine.

13 giugno.

[......]1.

Che cosa c’è di piú puro stile alfieriano che questa lettera? Che tutto il mio contegno in questa storia? E tutti i rovelli, gli schianti, gli urli, ecc.? Nient’altro che la storia di Saul: non valeva la pena di nascere un secolo dopo.

Per me ha ancora da avvenire la rivoluzione francese, e quando avverrà mi disgusterà.

  1. Omesse tre righe [N. d. E.].