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dieci anni dopo 347

— si sostiene sulle alture di Custoza e Santa Lucia, acquistate il giorno prima, e che ora il nemico tenta naturalmente di rioccupare. Quelle alture sono vivamente contrastate, ma per fortuna, morti qui non ce ne sono!

Suonano le 8 e un quarto. Spunta il corteo reale su monte Croce per assistere alla prima fase del combattimento.

Intanto pare che l’arrivo del Re abbia rinnovellato gli ardori dei combattenti; il fuoco diventa più nutrito.



Alla Cavalchina si battaglia vivacemente.

È la X Divisione — partito nero — che per Staffalo si avanza a prendere Custoza.

Dopo un accanito contrasto, i bianchi ripiegano verso la valletta, inseguiti a schioppettate dai neri.

Dal Belvedere viene allora scaglionata sulle falde una compagnia; poi un’altra di fronte a monte Croce, per proteggere la ritirata di quelli respinti a Cavalchina.

I neri intanto, precipitano addirittura da monte Croce e aggirano Custoza dalla parte di villa Pignatti; ma vengono respinti. Il combattimento