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334 parte seconda

Cotesto emblema dovrebbe rammentare quello che anticamente si chiamava lo Stemma di salvezza, che s’innalzava nei campi, sui palazzi, in qualunque località venisse, anche momentaneamente, fissata la residenza sovrana: ed è non molto dissimile da quello, pure usato illo tempore dai Duchi di Savoia — imitato poi dalla bandiera che viene issata sulle navi da guerra, quando vuolsi indicare la presenza a bordo del Re.



Questo ci premeva di notare, per escludere che S. M. Umberto avesse inteso, così facendo, di copiare, sic et simpliciter, la imperiale costumanza!

Il drappo adoperato per la prima volta a Verona, è della larghezza di un metro quadrato. È trapunto in oro su seta azzurra. Campeggia nel mezzo l’aquila Sabauda, circondata dallo storico Collare dell’Annunciata. È accantonato da quattro corone.

L’asta, di velluto pure azzurro, fissata con borchie dorata, porta inciso sulla lancia lo scudo dei Savoia.

Per dire il vero, quello stendardo, veduto così a occhio e croce, fra il vento e la pioggia, artisticamente parlando non ci parve una gran bella cosa... Ma siamo sicuri che il buon gusto storico e archeologico del gio-