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82 La Canzone del Paradiso


Pag. 60, v. 11 e al.Eya! grido di sentinelle è nel canto dei soldati di Modena:

Resultet echo, comes: eja vigila!
Per muros, eja, dicat echo, vigila!

Ed è in una ballata provenzale (Bartsch Chest. Prov., 111):

A l’entrada del tems clar, eya,
per joja recomençar, eya,
e per jelos irritar, eya,

e va dicendo; ed è esclamazione di gioia e risveglio.

Pag. 60, v. 13 — È un verso tradotto da quello che Rolandino citò nella risposta a Federigo:

a cane non magno saepe tenetur aper;

e lo tradusse appunto (vedi Cantilene del Card., pag. 328) il bolognese cronista Matteo de’ Griffoni, che fu anche a suo modo poeta: a un cotal modo gnomico.

Pag. 65 e segg. — In questa quasi albata o alba del re e della schiava sono alcune note di altre “albe„. Giova specialmente ricordare quella trovata in un Memoriale bolognese, edita al solito dal Carducci e dal Casini, e poi dal Monaci (Op. cit., 292) in lezione più fedele. Eccone alcuni versi:

Partite, amore; adeo;
ché tropo çe se’ stato,
lo maitino è sonato,
çomo me par che sia.
     Partite, amore; adeo;
che non fossi trovato
in sì fina cellata
como nui semo stati:
or me bassa, oclo meo;
tosto sia l’andata
. . . . . . . . . . . . .
Partite, amore; adeo;
e vane tostamente
. . . . . . . . . . . . .