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fu terminato alla sera con ballo in gala e mascherato alla corte, e con opera e ballo mascherato in teatro, il quale, nel corso di questi giorni, fu sempre aperto gratuitamente a tutte le persone nobili e civili. Cosi ebber fine le solennitá ordinate dall’augustissima nostra sovrana per decorar le felicissime nozze del suo reai figliuolo l’arciduca Ferdinando. Ché se nel tumulto delle descritte feste la presenza di S. A. R. fu l’oggetto piú importante della pubblica curiositá, ora si può con veritá dire che la cotidiana manifestazione delle singolari virtú di lui, congiunte a quelle della reale sua sposa, formano l’oggetto della comune meraviglia e consolazione.